Le femmine della libellula chiamata “dragone alpino” (Aeshna juncea) adottano una strategia davvero ingegnosa per evitare attenzioni sgradite da parte dei maschi: fingono di essere morte. Durante gli accoppiamenti indesiderati, le femmine si lasciano cadere al suolo, si sdraiano supine e restano perfettamente immobili, sfruttando la falsa impressione di decesso per far allontanare il pretendente. Una volta passata la minaccia, riprendono tranquillamente il volo. Questo comportamento è stato osservato dallo scienziato Rassim Khelifa dell’Università di Zurigo, che ha analizzato 31 femmine: 27 hanno utilizzato la tecnica e in 21 casi si è rivelata efficace. La tattica appare particolarmente utile quando le femmine, in fase di deposizione delle uova, diventano vulnerabili e rischiano danni durante un’accoppiamento forzato o multiplo. Il comportamento può essere attribuito a una forma di thanatosi (immobilità tonica): una risposta estrema di ultima istanza non solo contro i predatori, ma anche in situazioni di conflitto ses*uale. Bibliografia: Khelifa, R. (2017). Faking death to avoid male coercion: extreme sexual conflict resolution in a dragonfly. Ecology, 98, 1724–1726.